I provider ECM incontrano il DG Mantoan (Agenas)
Il presidente Colombati: «Provider esclusi dal Decreto Ristori»
Gravi perdite nel 2020, saltati 2 eventi formativi su 3: calo annuale del 67%
Altri temi a confronto: Tavolo tecnico, programmazione, diversa rendicontazione e nuove tecnologie
Includere in uno dei Decreti Ristori i Provider ECM accreditati da Agenas, inserendo conseguentemente nel decreto i Codici Ateco relativi alla propria attività. È su questo che Formazione nella Sanità, l’Associazione che riunisce i principali Provider di ECM in Italia chiede il sostegno di Domenico Mantoan appena nominato Direttore Generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) in un incontro svolto qualche giorno fa a Roma. I Provider hanno risentito pesantemente del blocco dei congressi e del ritardo nella riapertura legato ai DPCM relativi all’emergenza Covid. Parliamo di un calo del 47% nel primo trimestre, del 92% nel secondo trimestre per gli eventi fisici (RES) e per il totale 2020 del 67%, che è stato solo parzialmente mitigato dalla crescita degli eventi FAD. Il numero dei provider accreditati presso la Commissione Nazionale ECM sono 1087 e nel periodo marzo-ottobre 400 di questi non hanno organizzato eventi e 150 di loro non hanno versato il contributo annuale obbligatorio all’Agenas, per mancanza di liquidità.
Richiesta dell’avvio di un Tavolo tecnico tra provider e Agenas per correlare l’output dell’offerta con il Programma Nazionale Esiti (PNE) per valutare concretamente l’efficacia della formazione Ecm e i benefici che genera sul Ssn è l’altra priorità posta al tavolo del dialogo dell’Associazione Provider con Agenas. «Ringrazio il direttore Mantoan per la sensibilità e disponibilità al dialogo per la valutazione dell’avvio del tavolo tecnico» ha commentato Simone Colombati.
Altri temi trattati: l’avvio di un programma di incentivi sull’implementazione di nuove tecnologie nell’Ecm, ora possibile con il recovery fund. Ancora, la variazione della modalità di rendicontazione degli eventi formativi annuali. Infine, un necessario snellimento delle procedure burocratiche dell’intero sistema, dalle fasi preliminari al reperimento dei crediti ECM.